Cristina Corti

Cristina Corti Fotografia

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Insta https://www.instagram.com/cristinacortifotografia/

MOVIE-MENTO

Mostra fotografica

Nasce da una suggestione sinestetica: pensare la fotografia nel cinema o il cinema nella fotografia; due linguaggi separati alla nascita che si stimolano e ispirano a vicenda giocando entrambi con luce, colore, composizione e messa a fuoco per colpire lo spettatore.

Le apparecchiature tecniche utilizzate si assomigliano sempre più fino a diventare la stessa “camera” digitale capace di realizzare sia immagini fisse che in movimento. 

Grandi registi sono nati fotografi (Tornatore e Wenders), grandi fotografi sono stati o sono diventati registi (Cartier-Bresson e Corbjin). 

Del resto nel vasto panorama della cultura umana il movimento tra forme di arte diverse che si contaminano, si mescolano e si influenzano reciprocamente è un fenomeno affascinante e continuo, manifestazione della creatività umana. Dalle arti visive alla letteratura, dalla musica alla moda, dal cinema alla fotografia le forme culturali si prestano idee.

L’incontro tra cinema e fotografia è un connubio affascinante che unisce due forme d’arte visiva, entrambe capaci di catturare istanti, raccontare storie, documentare eventi storici, esplorare emozioni umane e catturare la bellezza.

Sia attraverso un singolo scatto fotografico che una sequenza di immagini in movimento, fotografia e cinema possono stimolare la nostra immaginazione, suscitare riflessioni profonde o semplicemente intrattenerci.

Il cinema, combinando immagini in movimento, suono, musica e narrazione, ha il potere di coinvolgere lo spettatore in un’esperienza multisensoriale unica, di trasportarlo in mondi lontani, di farlo immergere completamente nelle vite dei personaggi.

Anche la fotografia ha un impatto significativo sulle nostre menti e sulla nostra immaginazione. Una singola immagine può catturare un momento fugace, raccontare una storia complessa, evocare un’emozione intensa o cogliere un dettaglio nascosto che altrimenti sarebbe sfuggito all’occhio umano.

Queste forme d’arte visiva hanno il potere di suscitare sensazioni profonde e di stimolare riflessioni che vanno oltre il semplice atto di guardare.

Un film rimane pur sempre un insieme di fotografie (24 al secondo) che, proiettate nel tempo, producono nell’occhio dello spettatore l’illusione del movimento.

Dalla cronofotografia di Marey e Muybridge fino al digitale, dagli esperimenti dell’avanguardia ai film composti unicamente di istantanee, dal fermo immagine alla foto di scena e di set, dalla fotografia narrativa alla rappresentazione dell’atto fotografico sul grande schermo quella tra fotografia e cinema rimarrà per sempre un’affascinante e infinita relazione.