SPAZIO UNIMEDIA contemporary art
Info contatto: Limbania Fieschi 3494477898 – SPAZIO UNIMEDIA contemporary art, Piazza Invrea 5b, 16123 Genova info@spaziounimedia.com – www.spaziounimedia.com
SPAZIO UNIMEDIA contemporary art partecipa alla quarta edizione di Be Design Week 2023 con due lavori di Maya Zignone nel percorso CREATIVITÀ, nel Chiostro di Santa Maria di Castello. Energia, luce, immaginazione sono il filo conduttore del suo lavoro. La ricerca di Maya Zignone si basa su un’idea di spazio e di vuoto come lettura di equilibri, di forze, di pause, di scansioni tra la luce e il buio. Lavora per sottrazione come elemento di fascino, sul vuoto e sulle energie che lo attraversano studiandone gli assetti, dalla bidimensionalità del segno alla tensione di corpi e luci nello spazio. Le sue scenografie luminose si traducono in luoghi di relazioni che abitano la nostra quotidianità, e la luce in strumento compositivo che interpreta e fissa emozioni e che rivela nel confronto con lo spettatore un legame esperienziale, una sorta di simbiosi visuale e concettuale.
Pensieri e sensi si confrontano con il buio, i suoni e con uno spazio appena percepito, un luogo non luogo in continua definizione. La multimedialità è il perno linguistico di una pratica che integra luce, fotografia, video, installazione.
Osservazione e ricerca sono fondamentali per il suo lavoro in cui si declinano molteplici narrazioni che lavorano anche sui fattori culturali e sociali.
Spazio Unimedia Contemporary Art nasce nel 2022 e si aggiunge al panorama genovese allo scopo di proporre, in una dialettica aperta e dinamica, artisti affermati alternati ad artisti giovani. In sinergia con gallerie internazionali e con attenzione al territorio di appartenenza, lavora in continuità innovativa con Unimedia Modern e la sua esperienza critica.
Inaugurata con una personale di opere grafiche di Giannetto Fieschi (1921-2010), ha proposto artisti epigoni del movimento Fluxus, alternati a giovani emergenti, Giulia Vasta e Francesca Migone, l’art sociable di Blaise Patrix, le geometrie apparenti di Ben Sleeuwenoek, e l’opera concettuale di Mauro Ghiglione.
