TreP-PO/BO

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PO/BO nasce come uno studio di design ibrido in cui ideazione e sviluppo coesistono e si intrecciano. Crediamo nell’innovazione come cardine del design, declinato in ogni suo aspetto, dalle forme, ai materiali alle tecnologie di produzione.

In quest’ultimo anno il processo di ricerca si è concentrato sulle possibilità offerte dai nuovi materiali e dall’applicazione in contesti e oggetti non convenzionali. FO/LD e UO/VR
incarnano i risultati di questa sperimentazione. FO/LD per TREP+ è un progetto che trasforma la porta da un semplice blocco bidimensionale, da un’intercapedine tra gli spazi, ad oggetto complesso, con una connotazione più esplicita. La porta è, nei fatti, il primo elemento d’arredo che si incontra quando si varca una soglia, è una sorta di prologo formale all’ambiente che è al di là.

L’increspatura che rompe la continuità del pannello frontale di FO/LD è una sintesi delle forme dei tessuti, fatte di pieghe e sovrapposizioni che descrivono il profilo del corpo su cui sono posati, tesi in alcuni punti e pizzicati in altri. Il driver di ricerca di FO/LD è stato quello di trasformare la porta da oggetto strettamente funzionale ad elemento attivo, in grado di influire sull’ambiente circostante e sulla vita delle persone che lo abitano. La superficie della porta è trattata con ECOPUR®, un’eco-resina innovativa sviluppata da Oltremateria® che, oltre alle proprietà estetiche, unisce una funzione attiva di ionizzazione h24 migliorando la qualità dell’aria e aiuta a creare una barriera fisica alla proliferazione batterica.

UO/VR per Surfer’s Den è il frutto di una sperimentazione formale e materica. Lo shape della tavola è una sorta di omaggio a due “eroi” del mondo animale, il pinguino e l’emu,
uccelli che non proveranno mai il piacere di librarsi in volo ma hanno imparato a dominare ciascuno il proprio elemento: il pinguino, goffo e lento, fende l’acqua come un siluro, l’emu, corre sulla nuda terra come un fulmine. UO/VR trasferisce sulla tavola la tattilità e la matericità di una finitura non convenzionale come lo stucco, trasformandolo in una sorta di “uovo” che nasconde al suo interno un pulcino pronto a lanciarsi nel mondo. Lo skater, imparando con graffi e cadute, piano piano, romperà la dura crosta pietrosa che ricopre la sua tavola, lasciando trasparire la grafica che si cela al di sotto (la livrea del pinguino
imperatore in un caso, dell’emu nell’altro), esattamente come un uccello che lotta con il guscio per uscire dall’uovo.